Per scrivere qualche breve nota sugli epigrammi di Mauro Mellini, che abbiamo pubblicato di recente, è stato piacevole aver ritrovato un piccolo libro. Una settantina di pagine pubblicate da “Stampa Alternativa”, la casa editrice di Marcello Baraghini, che ha avuto un ruolo importante nei nostri anni giovanili.
Tra le varie pubblicazioni c’era anche questo con le “satire ed epigrammi” di Mauro Mellini. “C’era una volta Montecitorio” è illustrato da Mario Pizzola e realizzato da Stefano Andreani, quest’ultimo allora redattore di quella grande novità ed esperienza che era e resta Radio Radicale.
Nel riaprirlo ora vi leggo con piacere la dedica dell’Autore; poche parole che mi riportano a quel lontano periodo, quindi alle battaglie del tempo ed al problema specifico di cui avevo discusso con lui. Ecco Mauro Mellini, che scrivendo con la consueta saggezza, mi sprona affinché le “giuste ire per l’arcitutto” non mi impediscano “…di sorridere per l’Arcibaldo ed altro”.
Quindi l’occasione è opportuna per gustare assieme l’epigramma.
ARCIBALDO
I comunisti inventano
Per farne un concorrente
Nel cimento ecologico
Adesso l’ “Arci Ambiente”.
In cui trovar si possono
Anche quelli cui piaccia
Di tale ambiente fottersi
Iscritti all’ “ARCI Caccia”.
E del resto non dubito
Che il PCI sia capace,
sempre pel tempo libero,
creare l’ “ARCI pace”
7/1/1983
Nota in calce
Il PCI, con l’etichetta politico-ricreativa “unitaria” dell’ARCI, cerca di inquadrare tutte le possibili frange di diversità e di potenziale dissenso, creando così le “ARCI” più incredibili nella loro contraddittorietà, dall’ “ARCI GAY”, all’ “ARCI PESCA”, all’ “ARCI CACCIA”etc. ARCI tutte che poi sottoscrivono ogni manifesto, appello etc, purché “unitario”, quali quelli per la pace etc.
Non potevano mancare, e tal quali li vorrei consegnare ai nostri lettori, un paio di “note” scritte sempre da Mauro Mellini sul tema ARCI. Anche questi fogli per me preziosi, conservati in originale, da “Notizie Radicali” dell’epoca. La prima nota è del 20 aprile 1984 “Arcipentiti a convegno” e l’altra del 12 luglio, sempre 1984, titolata “ L’arcipresidente”.
Qui sono leggibili esattamente come furono fotocopiate e diffuse all’epoca, anche per ricordare che così era il mondo della stampa, della politica, dell’informazione quando non c’era Internet.
Magari ai giovani non farà un grande effetto, ma posso testimoniare invece che per noi della vecchia guardia quelle carte risvegliano molti lontani ma intensi ricordi.